C'è sicuramente un certo piacere nel non
esserci per nessuno, nel volersi di un'assoluta nullità lucrativa, nel
testimoniare tranquillamente della propria inutilità sociale in un mondo dove
un identico risultato è ottenuto attraverso un'attività nella maggior parte dei
casi frenetica. Il lavoro ha snaturato la pigrizia, ne ha fatto la sua puttana
nello stesso momento in cui il potere patriarcale vedeva nella donna il riposo
del guerriero. La pigrizia è godimento di sé oppure non esiste. Non abbiate
nessuna speranza che vi sia accordata dai vostri signori o dai loro dei. Ci si
arriva come il bambino per una naturale inclinazione a cercare il piacere ed a
mettere da parte ciò che lo contraria. Nessuno può assicurare la propria felicità
(e con più facilità la propria sventura) se non egli stesso. Vale per i
desideri ciò che vale per la materia prima da cui l'alchimista cerca di
ricavare la pietra filosofale. Costituiscono un loro proprio fondo e non se ne
può estrarre che ciò che vi si trova.