Torino, è il 2 marzo 1977 un corteo
studentesco di cinquemila studenti per lo più delle medie superiori attraversa
la città. Il corteo è stato indetto per protestare contro la sparatoria
fascista avvenuta a Roma due giorni prima in cui sono rimasti feriti due
compagni.
Gli slogan che si scandiscono sono
contro Andreotti, contro i fascisti e contro il PCI. Immediatamente mentre il
corteo attraversava Via Cernaia e Corso Galileo Ferraris si alza tra gli
studenti un grido rabbioso: "le sedi dei fascisti si chiudono col
fuoco". In corso Vittorio 63 un gruppo nutrito di compagni si stacca dal
corteo, sale al secondo piano dove si trova la sede del Circolo Monarchico e
lancia all'interno una serie di Molotov. Seguono lo stesso destino l'albergo
"Suisse" in via Sacchi all'angolo con Porta Nuova e la sede di
"Comunione e Liberazione" ubicata in via Roma.
Il corteo defluisce verso Palazzo Nuovo
dove è in programma un'assemblea. Ma si verificano delle tensioni con i
militanti della FGCI che vengono espulsi da Palazzo Nuovo dagli studenti con un
corteo militante. "I giovani del partito comunista hanno sceso le scalinate
tra due ali di studenti minacciosi" riferisce "La Stampa" di
quei giorni.
A Torino quindi è in crescita
"un'area di autonomia del movimento che inizia a porre scadenze, ad alzare
il livello dello scontro, ad individuare i terreni e le forme di lotta su cui
viene ad essere spezzato l'isolamento e la ghettizzazione della lotta
studentesca individuando le strutture di potere e i reali obbiettivi da
attacare" (da 'Rosso').
Il giorno dopo però, giovedì 3 marzo
circa 50 funzionari del PCI e della FIOM tra cui Giuliano Ferrara e Piero
Fassino tentano un'incursione dentro Palazzo Nuovo per vendicarsi della
cacciata del giorno prima e picchiano alcuni studenti. Ma il movimento
studentesco reagisce immediatamente e i PCIsti vengono cacciati dal servizio
d'ordine fuori dall'università dove stazionano a sentire il comizio del
presidente e del vicepresidente della Regione Piemonte aspettando l'arrivo
della polizia a dar loro man forte.
Ma nel frattempo gli studenti lasciano
Palazzo Nuovo in corteo alla volta dell'istituto Avogadro in quel momento in
occupazione per tenere qui un'assemblea avendo capito che il PCI avrebbe fatto
sgomberare l'università dalla polizia dopo l'attacco fallito.
Ma non contenti di ciò i PCIsti chiamano
la polizia all'Avogadro dove i celerini entrano in tenuta antisommossa e dato
che gli studenti escono da una porta posteriore dell'istituto i poliziotti
iniziano a caricare nelle vie attorno alla scuola.
A Torino come a Roma il PCI supplisce al
lavoro sporco che la DC e le sue squadre speciali non riescono a fare.
Via via la nuova polizia!