In questo tipo
di società un neonato non può diventare un individuo, deve diventare
ingranaggio del sistema, un essere omologato ed efficiente per la macchina
militare, capitalista, sfruttatrice. Sul neonato grava il peso di un disegno
prestabilito: essere società, questo tipo di società, non un'altra. Il neonato
verrà precettato e introdotto nei corridoi della normalizzazione coatta. In
primo luogo la famiglia tradizionale, dove assorbirà per imprinting quei primi
ruoli gerarchici e di genere che sono i prototipi di quelli utilizzati dal
sistema, ovunque; imparerà quei ruoli e li copierà, ci si affezionerà, li
proporrà, in essi si identificherà totalmente: rappresentano il primo modello
di riferimento per le relazioni sociali, modello piramidale gerarchico, chi
vale di più, chi di meno. Sappiamo tutti quanto sia difficile, poi, incrinare
ciò che si apprende via imprinting.
Per il neonato
la famiglia è composta da soli adulti, in quanto tali sono già normalizzati,
divenuti ingranaggi perfetti, e sono i genitori che, per primi, pedagogizzano i
figli adattandoli ad un modo di pensare e di agire 'conveniente' per la
società, questo tipo di società, non un'altra. Attraverso la scuola i bambini
proseguono il percorso della normalizzazione e della deresponsabilizzazione, si
scontrano con altri divieti, altre paure, altre ansie da prestazione, imparano
a competere, ad attuare astuzie e vendette, ad obbedire e a dipendere dalle
decisioni di quegli adulti estranei che li giudicano e li valutano secondo
standard e griglie, rimangono per anni sotto il continuo ricatto del premio e
della punizione, ogni loro libera scelta viene repressa dai regolamenti, sempre
per essere ben aderenti alla società, questo tipo di società, non un'altra. (“La scuola è l'agenzia pubblicitaria che ti
fa credere di avere bisogno della società così com'è” – Ivan Illich).
L'individuo che
la natura aveva creato non è più, è diventato qualcosa che altri hanno pensato.
Famiglia, scuola, parrocchia, media, società, non insegnano al bambino ad
essere, ma a dover essere. Completamente deresponsabilizzato e privato
dell'autostima, nonché dell'autonomia, questo bipede abituato a dipendere da
altri, dalle autorità, si troverà molto presto catapultato nel mondo che altri
hanno disegnato per lui, e non potrà fare a meno di ripetere quel mondo,
persino di insegnarlo, additando come sovversive tutte quelle persone che gli
mostrano altre realtà, altre società, altri modi di pensare e di agire. Agli
scolarizzati non parlate di anarchia, è stato detto loro che “è cacca”,
gliel'hanno detto le autorità, e a quelle sono abituate a credere ciecamente. I
risultati si vedono.