Potrei darti mille motivi del come faccio ad essere
anarchico, più o meno personali. Ti potrei dire che la mia patria è il mondo
intero, non mi riconosco in uno Stato, politico, bandiera, ideologia politica,
religione soprattutto se imposti con la forza morale e fisica; ti potrei dire
che non voglio essere etichettato né schiavizzato, né giustiziato, né giudicato
per le mie scelte; ti potrei dire che non voglio sottostare a nessun Dio,
nessuna patria, nessun partito perché il potere e l’autorità ci sono sia a
sinistra che a destra, che un’ideologia per quanto nobile e giusta non potrà
mai essere applicata tramite un qualsiasi potere; ti potrei dire che voglio
disertare questa società perché questa società non mi appartiene; ti potrei
dire che voglio essere io il mio Dio, la mia patria, il mio stato, il mio
governo e riconoscere solo me come prima persona l’unica a poter dettare legge,
giudizio e morale su me stesso; ti potrei dire che voglio, pretendo e devo
essere valorizzato come essere umano, perché non voglio che nessuno mi possieda
e mi comandi, non voglio continuare a vivere in una società gerarchica e
piramidale dove chi più possiede più comanda a spese di chi sta in basso; ti
potrei dire che che per me un uomo che non sogna un mondo diverso e giusto,
qualcosa di più alto, di così irraggiungibile che in qualche modo lo sproni a
vivere meglio è un morto che cammina; ti potrei dire che le leggi assecondano
solo le brame dei ricchi e dei potenti e non le mie, non quelle di una persona
la cui unica legge è la libertà ... estrema, pura, viva, totale.
Perché voglio morire come sono nato, libero in un mondo che lo è altrettanto. È la nostra aspirazione, inclinazione …. è la natura umana.
Tu mi chiedi quindi come si fa ad essere anarchici e io ti rispondo … come si fa a non esserlo?