«I nostri
omicidi non sono personali. Semplicemente, i poliziotti stanno dove non devono
stare».
1 aprile 1934,
domenica di Pasqua. Bonnie Parker e Clyde Barrow stanno viaggiando insieme al
loro complice Henry Methvin vicino a Grapevine in Texas.
Incontrano due
poliziotti della stradale, che li riconoscono. Prima che le giovani guardie
possano estrarre la pistola, Methvin e Parker sparano uccidendoli.
Bonnie e Clyde,
a formare la coppia di rapinatori più famosa d'America, si conoscono a casa di
un'amica comune nel gennaio del '30. Entrambi provengono da famiglie povere che
sono emigrate a Dallas durante gli anni '
Fino al giugno
1930 la loro resta una storia di azioni sparute e brevi periodi dentro e fuori
la cella, finché lui non uccide un negoziante durante una rapina, e comincia la
fuga della coppia. Le loro prime azioni non colpiscono particolarmente
l'opinione pubblica: piccoli furti a pompe di benzina e gioiellerie. La loro
viene liquidata come l'ennesima cricca di sbandati che non trova niente di
meglio da fare che rapinare i bottegai del paese. I due cominciano ad essere
visti sotto un'altra luce, dopo un agguato della polizia a Joplin nel Missouri.
Bonnie e Clyde riescono a scappare sparando per coprirsi la fuga, ma non hanno
il tempo di recuperare le loro cose. È in questo modo che un giornalista trova
diversi rullini kodak nel covo ormai scoperto. Le foto, sviluppate, raccontano
la storia di due giovani, innamorati l'uno dell'altra e della vita, che hanno
scelto di rifiutare un'esistenza di indigenza, con la crisi che morde le
calcagna, preferendo la fuga continua dalla società e dalla legge.
Ecco che nasce
la leggenda. La maggior parte degli americani inizia ad impersonarsi in quelle
due mitiche figure che hanno avuto il coraggio di fare ciò che tutti nel
profondo desiderano.
Ma come spesso
succede ai banditi imprendibili, anche Bonnie e Clyde commettono l'errore di
allevare in seno la propria fine. E se fu Robert Ford, uno degli amici più
stretti, a torgliere la vita a Jesse James, Henry Methvin, fattasi la
situazione troppo scottante, non si fece scrupoli a barattare la sua libertà
con la vita dei due compagni.
Ci sono
ambiguità su come siano andate effettivamente le cose, fatto sta che il 23
maggio
Ai funerali di Bonnie migliaia di persone accorrono a porgerle l'ultimo saluto, a testimonianza del fatto che la loro vita, vissuta contro la legge, aveva rappresentato per molti un segnale di alternativa all'austerità degli anni '30 americani.