..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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venerdì 22 aprile 2022

L'indignazione non è una moda

Tutti si lamentano dei privilegi della casta. Molto bene. Solo che i privilegi esistono da quando esistono i governi e le autorità, e continueranno a esserci anche in futuro. E di questa indignazione, che oggi si tocca con mano, i nostri nipoti non ne sentiranno nemmeno l'odore, così come noi oggi non sentiamo l'odore dell'indignazione del popolo nel 1920.

Se poi prendiamo i giovani di oggi, cosa volete che portino attaccato alla loro coscienza? Non certo l'indignazione del nostro '68 o del '77. Il guaio allora è questo: ogni nuova generazione è fresca, la vecchia (nostra) oppressione gli sembra normalità, è pronta a subire altre vessazioni. Che ne sanno le generazioni di domani di questo nostro annaspare? Come faranno i nostri nipoti a caricarsi di questa nostra eredità? La studieranno sui libri? E pensiamo davvero che studiandola sui libri (ammesso che i libri ne parleranno) essi percepiranno la nostra voglia di incazzatura e la spingeranno più avanti? Non è mai stato così. Non sarà mai così.

Vogliamo solo dire che è inutile lamentarsi se continuiamo a perpetuare governi. L'indignazione è un mezzo, non un fine, e nemmeno una moda. Loro hanno una linea di condotta ereditaria precisa dettata dallo Stato, un obiettivo criminale sempre uguale, mentre il popolo scorda ad ogni nuova generazione, ri-subisce, si ri-illude. Non votate più, fatelo per la vostra coscienza, perché l'indignazione abbia una coerenza, ma fatelo anche e soprattutto per i vostri nipoti, se ci tenete al loro futuro.