Di anni 36 -
docente universitario - nato a Canepina (Víterbo) il 16 maggio 1907 --
Incaricato della cattedra di zootecnia generale e speciale all'università di
Torino, specializzato nelle ricerche sulla fecondazione artificiale degli
animali presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della
Liguria - nel 1931 allontanato dal corso allievi ufficiali per professione di
idee antifasciste - all'indomani dell'8 settembre 1943 abbandona ogni attività
privata ed entra nel movimento clandestino di Torino - è designato a far parte
del I Comitato Militare Regionale Piemontese quale rappresentante dei Partito
d'Azione - pur essendo braccato dalla polizia fascista, per quattro mesi dirige
l'organizzazione delle formazioni GL -. Arrestato il 31 marzo 1944 da elementi
della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una
riunione del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino -. Processato nei
giorni 2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per
la Difesa dello Stato -. Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del
Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR.
3 aprile 1944
Gianna, figlia mia adorata,
è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo
a te per prima, in queste ultime ore, perché so che seguito a vivere in te.
Sarò fucilato all'alba per un ideale, per una fede
che tu, mia figlia, un giorno capirai appieno.
Non piangere mai per la mia mancanza, come non ho
mai pianto io: il tuo Babbo non morrà mai. Egli ti guarderà, ti proteggerà
ugualmente: ti vorrà sempre tutto l'infinito bene che ti vuole ora e che ti ha
sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle viscere di tua Madre. So di
non morire, anche perché la tua Mamma sarà per te anche il tuo Babbo: quel tuo Babbo
al quale vuoi tanto bene, quel tuo Babbo che vuoi tutto tuo, solo per te e del
quale sei tanto gelosa.
Riversa su tua Madre tutto il bene che vuoi a lui: ella ti vorrà anche tutto il mio bene, ti curerà anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie tenerezze. Sapessi quante cose vorrei dirti ma mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò sempre, di volta in volta, colla bocca di tua Madre nel cui cuore entrerà la mia anima intera, quando lascierà il mio cuore.
Tua Madre resti sempre per te al di sopra di tutto.
Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo padre.