..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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giovedì 2 giugno 2016

A proposito di elezioni e rappresentatività

Il sistema politico della rappresentatività è un inganno, è un espediente politico mediante il quale la borghesia tenta di realizzare il principio della sovranità popolare senza abdicare ai suoi privilegi di classe dominante. L'anarchismo, pratica di lotta sociale contro le istituzioni e l'autorità, è inconciliabile col sistema politico della delega che inibisce la partecipazione diretta degli individui alla gestione della vita sociale. La pratica sociale e di lotta di noi anarchici si basa essenzialmente sull'Azione diretta, condotta in prima persona, al di fuori di ogni forma di rappresentanza perché pratica della mediazione.
Lo strumento rappresentativo della delega é una ginnastica che abitua a demandare, a lasciar decidere altri per noi, a scegliere in definitiva chi ci deve comandare, e chi ha ottenuto il comando con un consenso di base, più o meno ampio, tramite le elezioni, ben difficilmente abbandonerà la poltrona sulla quale i suoi lettori, tanto gentilmente ed ingenuamente, lo hanno posto.
La rappresentanza è uno strumento atto ad assicurare il potere col consenso diretto delle masse, non certamente a preparare la strada per l'avvento della società libertaria. L'azione anarchica esclude la delega che si basa sulla partecip/Azione diretta e sulla gestione concordata tra le volontà degli individui, per cui è un suicidio accettare di partecipare a qualsiasi tipo di elezione.
L'astensionismo anarchico è un metodo costante di lotta globale contro ogni tipo di struttura imposta dall'alto. Astensionismo è per noi il rifiuto alla partecipazione ed alla gestione di tutto ciò che può, in un modo o nell'altro, di fare il gioco del potere o di chi vuole il potere. In definitiva l’astensionismo si realizza con l'applicazione di un metodo, cioè una la lotta dei mezzi funzionali alla fine.
Si tratta di identificare l'astensionismo con le lotte autonome è spontanee che i lavoratori hanno sempre espresso; lotte portate avanti dai lavoratori che vengono immediatamente boicottate dai sindacati che vogliono e non possono lasciare l'iniziativa delle scelte delle lotte direttamente ai lavoratori. Queste devono prima passare attraverso il filtro politico delle tattiche e delle strategie sindacali in quanto i sindacati, per la loro naturale dipendenza dal potere politico dei partiti, debbono in ogni caso essere in grado di controllarne lo sbocco, cioè di gestirle politicamente secondo i loro piani.
La posizione dei partiti e dei sindacati è chiara: essi negano la presa di coscienza individuale per una presa di coscienza di massa poiché quest'ultima è più facilmente strumentalizzabile e controllabile. E questo viene ottenuto col sistema delle elezioni e delle deleghe. In questa visione l'Azione diretta, all'autogestione e le altre forme di lotta che gli sfruttati trovano e mettono alla prova direttamente è l'esplicazione dell'astensionismo anarchico, cioè il rifiuto dei mezzi e degli strumenti di lotta che vengono imposti dalla prassi dedotta dai programmi politici dei partiti.
La presa di coscienza dell'individuo, facendo scattare le potenzialità di ribellione, lo porta ad associarsi liberamente con altri individui coscienti del loro essere sfruttati per la realizzazione della vera lotta rivoluzionaria: distruzione di qualsiasi potere, politico, economico e sociale per l'affrancamento dell'individuo e della collettività da ogni forma di sfruttamento.
Ecco perché, a nostro avviso l'atteggiamento che ognuno deve tenere, rispetto a qualsiasi tipo di elezioni o votazioni, é all'astensione, il rifiuto cioè di convalidare o di usufruire di uno strumento funzionale esclusivamente al sistema di potere.