La nostra idea
sociale non è né un utopia, né una fantasia e neppure un ideale lontano. Quando
le circostanze sono favorevoli i diseredati della terra sanno come fare la loro
rivoluzione. Essi sono perfettamente capaci di risolvere tutti i loro problemi
e di scavalcare tutte le difficoltà. Per fare questa rivoluzione i proletari
non hanno bisogno né di partiti politici, né di élite intellettuali, né di
dirigenti...
Quando i
proletari scendono nelle strade sanno come sbarazzarsi e senza alcuna
difficoltà di tutti i pregiudizi, nazionali, religiosi, cuturali e di costume,
Si è spesso rimproverato loro come anche agli insorti di Kronshtadt una
spontaneità esagerata, la mancanza di coesione e soprattutto l'assenza di una
forte organizzazione operaia. Per certi versi è stato così, ma questo non
significa che siamo maturati. Abbiamo conosciuto i nostri difetti e non
arretreremo su questo punto...
Senza armonia
sociale tutto si riduce a qualcosa di analogo alle piramidi di Egitto,
impressionano per la loro grandiosità, ma spaventano per il sacrificio di lutti
e miseria che nascondono...
L'indistrializzazione
non è una realizzazione dello Stato socialista, ma una tappa obbligata di uno
Stato padrone che ha già fallito nel suo programma di un comunismo di guerra.
Quanto alla collettivazzazione noi sappiamo che da tempo i contadini hanno
cominciato a sfrattare i loro sfruttatori.
(tratto da un discorso di Volin - Francia 1918).