L'amore è un
sentimento che dovrebbe essere gratuito, ma non soltanto quello inteso
comunemente tra due esseri viventi che si uniscono nell'eros. Ci sono altri
tipi di amore. Tutte le relazioni e gli equilibri tra individui, o tra individui
e ambiente, dovrebbero basarsi sull'amore, intendo dire altri tipi di amore,
sempre gratuito, ad esempio l'empatia, il rispetto, la solidarietà, la passione
per l'armonia comune o per la natura o per gli animali. Ora, possiamo noi
chiamare amore quello praticato sotto il ricatto di una punizione o di un
premio? Io credo di no, il ricatto forza le relazioni ed è sempre un disvalore
che disumanizza e crea conflitto. Eppure, siamo in un contesto sociale mondiale
progettato apposta sul ricatto. Il ricatto è diventato la regola, e la società
se ne serve credendola presupposto necessario all'amore. Siamo ricattati quando
ci costringono a lavorare (addio amore per la propria passione d'infanzia),
siamo ricattati quando ci dicono che occorre tranquillità sociale (addio amore
per l'armonia naturale spontanea), siamo ricattati quando ci dicono che i
nostri soldi servono per il benessere di tutti (addio amore per la cooperazione
sociale), siamo ricattati quando ci ordinano di studiare (addio amore per
l'apprendimento) ... gli esempi non si contano. Il fare le cose per amore
gratuito e libero, senza cioè aspettarsi premi in cambio o punizioni se non le
si fanno, dovrebbe essere la condizione umana e naturale (e lo è stata prima
dello Stato). Non siamo bestie da addestrare col biscottino e con la frusta, e
anche se ci provano da 3000 anni il risultato è nullo, come è ovvio. Puoi
costringere ad amare? Cosa genera la costrizione se non il conflitto? E infatti
io vedo solo conflitto nelle società statalizzate. Purtroppo però, il sistema
ha fatto in modo che non soltanto il ricatto sia diventato la regola, ma ha
creato una società di servi che a quella regola disumana crede profondamente
(perché non riflette e non s'informa se non nei libri che sforna il sistema,
capirai!). Io invece credo nell'amore gratuito, ci credo ancora, anche perciò
sono anarchico. Chi mi chiama illuso non sa amare, non sa pensare a un altro
tipo di società, non sa che nasciamo liberi, ma non può neanche dimostrare che
la società statalizzata in cui crede (e in cui si fossilizza) sia amore, e che
funzioni.