Il corteo di
ieri 29 settembre è partito attorno alle ore 10 da piazza XVIII dicembre
facendo tappa in alcuni luoghi simbolo sul tema dell'alternanza scuola-lavoro:
il grattacielo San Paolo, bloccato poi sotto la sede di Confindustria e la sede
del MIUR. Un vertice costuito attorno all'industria 4.0 e smart della Torino
post-industriale. Ma mentre i visi rugosi della Fedeli e di Poletti parlano per
bocca dei giovani la realtà vissuta da questi è fatta sfruttamento e mancanza
di prospettive.
Durante la
mattinata ci sono state due cariche della polizia, posta a presidio della zona
rossa. Una prima carica all'altezza di Corso Vittorio e una verso la fine del
corteo. Uno studente fermato è stato poi successivamente rilasciato. Nel mezzo
una deviazione del corteo è riuscita a sfondare un cordone di agenti di polizia
in borghese penetrando per diverse centinaia di metri nella zona rossa in
direzione di piazza Carlina dove si trovano gli alberghi in cui alloggiano le
delegazioni del G7.
Azione di
protesta contro il vertice anche da parte di un folto gruppo di No Tav,
trovatisi inizialmente alla stazione di Porta Nuova e poi mossasi per
raggiungere il corteo studentesco. Le azioni di disturbo dei no tav hanno
tenuto impegnate le forze dell'ordine a più riprese: aggirando i blocchi di
celere, bloccando il traffico. Il corteo si è infine concluso all'università
occupando Palazzo Nuovo. L'appuntamento per il prosieguo della mobilitazione
con iniziative diffuse è appunto a Palazzo Nuovo alle ore 18, mentre alle 18 è
in programma un corteo di lavoratori in zona Barriera di Milano.
Dopo la
mattinata segnata dal corteo nazionale degli studenti e delle studentesse delle
scuole superiori, a Torino la giornata di contestazioni al vertice sul lavoro
che si sta svolgendo alla Reggia di Venaria - alle porte della città - è
proseguita fino a tarda sera.
Intorno alle 19
il primo appuntamento convocato a Palazzo Nuovo (la sede delle facoltà
umanistiche occupata al termine del corteo del mattino) si è trasformato in un
corteo selvaggio che si è diretto verso la centralissima piazza Vittorio per
organizzare un blocco del traffico. Dopo alcuni minuti il corteo è poi
ripartito, muovendosi velocemente per le vie del centro per aggirare i
tentativi delle forze dell'ordine di bloccarne il passaggio e per fare
pressione sulla zona rossa costruita attorno all'hotel in cui alloggiano le
delegazioni di ministri del G7.
Rientrati in
Università i manifestanti hanno promesso di non voler far dormire sonni
tranquilli ai rappresentanti del vertice: intorno alle 22 un secondo corteo
selvaggio è ripartito in direzione delle vie del centro. Il corteo notturno ha
cercato nuovamente di violare la zona rossa all'altezza di via Po con lanci di
razzi e fuochi d'artificio verso i cordoni della polizia. Successivamente a una
carica dell'antisommossa gruppi di agenti in borghese hanno rincorso il corteo
fino a piazza Castello, seminando confusione tra gli stand della Notte dei
Ricercatori. Tre ragazze sono state fermate e poi rilasciate dopo alcune ore
con una denuncia a piede libero.
Il corteo,
ricompattatosi, ha fatto ritorno a Palazzo Nuovo dando appuntamento per domani
mattina, sabato, per l'ultima giornata di mobilitazione. Nelle ultime ore è
stata confermata la notizia della chiusura anticipata dei lavori del G7, nel
tentativo di permettere ai ministri del lavoro di abbandonare la Reggia prima
del corteo conclusivo previsto per sabato pomeriggio alle 14.30: l'ennesimo
cambio di programma all'interno di un vertice sempre più ridotto all'osso e
organizzato in modo tale da tenere al riparo i rappresentanti del G7 da
qualsiasi contestazione ed evitargli di assumersi le proprie responsabilità e
decisioni davanti a disoccupati, precari e lavoratori. Alla conferma della
notizia la rete cittadina Torino Reset G7 ha deciso di raddoppiare gli
appuntamenti di mobilitazione previsti per sabato 30/09: la giornata di lotta
comincerà già oggi alle 10:30 al mercato del quartiere Vallette (corso
Cincinnato 168) e poi proseguirà alle 14:30 con il corteo previsto in largo
Toscana.