Bisogna
accertarsi della nuova carne, di nuova pelle,
di nuovi solchi,
di nuovi nei.
Bisogna
lasciarla andare via, la giovinezza, senza
mortificarla in
una nuova età che non le appartiene,
occorre far la
pace con il respiro più corto, con
con le giunture,
con le arterie, coi capelli bianchi all’improvviso,
che prendono il
posto dei grilli per la testa.
Bisogna farsi
nuovi ed amarsi in una nuova era,
reinventarsi,
continuare ad essere curiosi, ridere
e spazzolarsi i
denti per farli brillare come minuscole
ricordarsi di
sbagliare strada, scegliere con cura gli altri umani,
allontanarsi dal
sé, ritornarci, cantare, maledire i guru,
canzonare i
paurosi, stare nudi con fierezza.
Invecchiare come
si fosse vino, profumando e facendo
godere il
palato, senza abituarlo agli sbadigli.
Bisogna
camminare dritti, saper portare le catene,
parlare in altre
lingue, detestarsi con parsimonia.
Non è facile
invecchiare, ma l’alternativa sarebbe
stata di morire
ed io ho ancora tante cose da imparare.
Cecilia Resio