Le nuove leggi sulla “sicurezza” del
governo scrivono un nuovo capitolo della guerra ai poveri.
Hai perso la casa, vivi in strada, ti
arrangi con qualche lavoretto? Cerchi riparo alla stazione, ti siedi sulle
panche, ti infili nella sala d’aspetto di un ospedale? Il sindaco e il prefetto
possono multarti e cacciarti dal tuo quartiere, dalla tua città, dall’angolo
dove dormi, perché sei un problema per il “decoro” cittadino.
Chi si arricchisce sfruttando il lavoro
altrui è invece un lustro per la città.
Nelle nostre periferie tanti non ce la
fanno a pagare il fitto e il mutuo e finiscono in strada. A Torino si
moltiplicano gli sfratti, mentre ci sono migliaia di appartamenti vuoti.
Chi occupa, oltre alle solite denunce,
verrà allontanato dal proprio quartiere o dalla propria città.
Per il governo chi occupa una casa
vuota offende il decoro, i proprietari che affittano a prezzi altissimi sono
invece bravi cittadini.
Scrivi la tua su un muro? Oltre a
denunce e galera potresti avere il Daspo dal tuo quartiere. Chi suona la musica
di padroni e governanti in giornali, radio e tv, è invece uno stimato e ben pagato
professionista.
L’intento è chiaro: la città deve
diventare una vetrina lustra per i grandi eventi, i poveri vanno mandati via,
nascosti alla vista, messi sotto ricatto.
Il governo colpisce i poveri e tutti
quelli che lottano perché teme che possano ribellarsi, alzare la testa per
farla finita con chi sfrutta e comanda.
Contro Stato e padroni azione diretta e
autogestione!