L'inganno perpetuo si chiama propaganda.
Senza l'inganno della propaganda non esisterebbe lo Stato, né la Chiesa, e
neppure tutti i mali che ne derivano.
Ecco lo schema sintetico
del meccanismo statal-clericale, divenuto unico modello (creduto tale) di
gestione gerarchica delle comunità, dalle piccole alle grandi, dalla famiglia
allo Stato:
- La propaganda è una tecnica di
persuasione che tocca le corde
emotive degli individui.
- Chi gestisce la propaganda ha in mano
l'emotività dei popoli, quindi il controllo
sui loro comportamenti e sulle loro decisioni.
- I popoli vengono perciò ingannati e
depredati di tutto, anche della coscienza.
- La coscienza originaria e naturale viene
sostituita attraverso la propaganda da un'altra forma di coscienza,
artificiale, che ricalca il modello autoritario imposto.
- Ai popoli viene fatto credere che il
gestore della propaganda offra loro 'sicurezza' e/o 'salvazione', attraverso la manipolazione emotiva dell'umano
'senso di paura'.
- In cambio della 'sicurezza' e della
'salvazione', il gestore della propaganda (percepito come un'autorità)
esige ricchezza, potere, arbitrio. È questo un patto che si rinnova anche se non è mai stato sottoscritto da ambedue le parti
(giuridicamente illegale), se non in forma tacita, per millenaria
abitudine costruita e imposta.
- Il patto di cui al punto precedente viene
attuato per mezzo delle leggi che il gestore della propaganda inventa,
scrive e impone (con l'inganno o con la forza).
- L'immensa ricchezza prodotta dai
sacrifici del popolo finisce nelle tasche del gestore della propaganda.
- I popoli,
che dopo moltissime generazioni ormai credono e difendono chi li bastona e
li imbonisce, pensano che quelle leggi siano indispensabili, addirittura
sacre.
- Essere governati, quindi manipolati, si
trasforma in un atto di fede
nei confronti dei gestori della propaganda. Essendo ritenuto un atto di
fede, gli individui sono stati indotti a credere che il sistema della
delega (voto) sia persino un diritto-dovere morale.
- Il popolo, indottrinato da secoli, è
stato condizionato nella credenza che non vi sia altro metodo di gestione
della propria vita e della propria morte, e non ne vuole altri, anche se altri metodi esistono e,
ancorché censurati o perseguiti, si manifestano come esempi di vera
libertà.
- Il rifiuto del popolo verso altri sistemi
(nel frattempo criminalizzati dai gestori della propaganda) nasce
dall'umano e naturale 'senso di paura' nei confronti del non-conosciuto.