Il grado d’invadenza del governo
occidentale contemporaneo probabilmente non trova uguali, per quantità di ambiti
e meticolosità della prescrizione. Mai nella storia dell’umanità sono stati regolamentati
in maniera così vincolante i comportamenti degli uomini. Non si può esercitare qualsiasi
commercio senza autorizzazione. Sono stati vietati certi giochi di carte. Sono stati
vietati innumerevoli alimenti di produzione casalinga o artigianale, ad esempio,
sono stati regolamentati in maniera restrittiva i fermenti lattici utilizzabili
per fare il formaggio. In diverse città le norme urbanistiche ti costringono scegliere
il colore delle persiane. C’è l’obbligo per ogni cittadino di frequentare la scuola.
Vaccinare i figli è indispensabile, anche per malattie oggi praticamente inesistenti.
Ogni spazio pubblico o privato, è stato sottoposto a una sterminata,
capillare. È proibita la coltivazione e il consumo di marijuana. Per molti cittadini
del mondo non è più possibile spostarsi liberamente. Non si possono più raccogliere
castagne o legna secca per riscaldarsi perché a tutto è stata assegnata una proprietà.
Per raccogliere i funghi è richiesta una autorizzazione. Non si possono cantare
canzoni in pubblico perché protette dai diritti d’autore. Non si possono fare fotocopie
di libri. In diversi luoghi non si può dormire all’aperto e non si possono fare
fuochi. Non ci si può riposare orizzontalmente su panchine. Non si può distillare
la grappa o piantare una vigna senza prima pagare per una autorizzazione.
Si potrebbe proseguire per
pagine. Considerato che viviamo nell’auto-proclamata società della libertà.
Questo insieme di divieti
rende, di fatto, criminosi certi stili di vita, che pur non danneggiano nessuno.
Si tratta di prevaricazioni che, evocando la tutela dei cittadini, permettono allo
Stato di ergersi a censore di prassi difformi da quelle prevalenti. Lo Stato moderno
viola tutti gli ambiti della vita, in modo da rendere virtualmente impossibile ignorare
o sottrarsi alla sua influenza. Tutto questo per implementare nuovi e più repressivi codici estetici
e estinguere la possibilità di una socialità (giocare, riposarsi, mangiare, bere,
dormire, amoreggiare, chiacchierare, commerciare, lavorare) gratuita per incanalarla
in spazi appositi, a pagamento. Da una parte voto/delego dall’altra lavoro/guadagno/pago/consumo.