Ricordiamo le giornate del maggio 1937 a
Barcellona,quando i miliziani anarchici, spalleggiati anche dal POUM
combatterono per giorni contro i comunisti di osservanza moscovita del Governo
Repubblicano.
Gli scontri si ingenerarono in seguito
ai decreti governativi che imponevano lo scioglimento delle milizie non
staliniste e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di
Barcellona autogestito dai lavoratori stessi,in maggior parte anarchici) da
parte delle forze governative.
Durante questi scontri, numerosi
esponenti di spicco del movimento anarchico e del POUM vennero arrestati (tra
questi George Orwell, che poi riuscì a sfuggire alla repressione) e uccisi
(circa 500), tra cui Camillo Berneri e Francesco Barbieri, anarchici italiani,
furono arrestati e assassinati da parte degli stalinisti del Partito Comunista
di Spagna. Gli insorti furono alla fine persuasi al compromesso, sostenuto da
Juan García Oliver, unico ministro anarchico, (da molti anarchici considerano
un traditore) e consegnarono le armi. Segui una tremenda repressione contro gli
anarchici.
Il 16 maggio si dimise il governatore
Caballero, a cui successe Juan Negrin (un socialista molto vicino agli
stalinisti), ma senza ottenere l’appoggio degli anarchici. Iniziò così la
persecuzione di tutte le forze antistaliniste.
Il governo Negrín aumentò la propria
carica repressiva costituendo il SIM (Servizio d'Investigazione Militare) che
diventerà un prezioso strumento repressivo in mano agli staliniani e ai loro
sicari. Il 10 agosto lo stesso governo emanò l'ordine di scioglimento del
Consiglio d'Aragona, una sorta di governo autonomo regionale a prevalenza
libertaria, aumentando considerevolmente la repressione sulle collettività
rurali aragonesi attraverso le truppe guidate dal generale comunista Enrique
Lister (moltissimi anarchici furono arrestati e molte proprietà espropriate
furono restituite agli antichi proprietari).
La vera rivoluzione sociale e popolare
ormai era stata quasi del tutto seppellita,ma gli scontri continuarono e in
Catalogna si registrarono scontri armati (aprile 1938) tra anarchici e
socialisti filostaliniani. Il 26 gennaio 1939 anche Barcellona dovette
capitolare di fronte ai franchisti. Il governo Negrin fu ben attento a salvare
se stesso, aumentando la repressione sui libertari che si ribellarono agli
ennesimi soprusi stalinisti. Juan Negrin e vari dirigenti filostalinisti, che
ormai avevano perso quel poco di “prestigio” che gli era rimasto, furono
costretti a fuggire, ma ormai il destino della Repubblica era segnato.
Durante la rivoluzione spagnola la
resistenza popolare antifranchista si autorganizzò militarmente in unità
chiamate "Colonne". Tra quelle anarchiche si distinse per
l'importanza la Colonna Durruti, formata da circa 3000 militanti coordinati
dalla figura carismatica di Buenaventura Durruti, uno degli esponenti di spicco
dell'anarchismp spagnolo. In detta Colonna,va ricordata una figura femminile di
gran carisma e peso ovvero Simone Weil.
La Weil considera l'ideologia anarchica
superiore a quella socialista per la sua ricerca della libertà del singolo, a
livello individuale pertanto, non solo in un contesto sociale determinato.
Diviene pertanto comprensibile la scelta della Weil di arruolarsi come
miliziana nella Colonna Durruti. Non per niente il suo pensiero è di vigorosa
critica verso tutte le espressioni di potere organizzato, che tendono
inevitabilmente a non prendere in considerazione i bisogni del singolo.