La prossima rivoluzione sarà una rivoluzione democratica e razionale,
questa l'idea centrale del pensiero di Murray Bookchin. Partendo dalla lunga storia
di militante anarchico ed ecologista Bookchin elabora una nuova idea politica e
sociale che si adatta perfettamente alle sfide del XXI secolo. Ecologia sociale,
comunalismo, municipalismo libertario, confederalismo sono i termini che Bookchin
utilizza di volta in volta per spiegare le proprie idee e come realizzarle.
L'utopia realizzabile sviluppa il progetto di un nuovo modello sociale
e politico per costruire un mondo razionale, egualitario e libertario, organizzato
- a livello locale - in comuni e municipi autogestiti, la cui vita politica ed economica
si fonda sulla democrazia diretta e le assemblee popolari. Infatti l'organizzazione
politica e sociale che ha delineato è teorizzato nel corso di alcuni decenni di
intensa produzione intellettuale e letteraria, progetta una democrazia decentrata
e assembleare in cui la partecipazione diretta al governo locale rappresenta la
base per lo sviluppo di una società caratterizzata da una organizzazione politica
più libera, efficiente e complessa. Un modello che è stato realizzato in parte già
realizzato nel Rojava, la zona autonoma del nord della Siria, abitate in maggioranza
della popolazione curde che hanno liberato questo territorio prima dallo Stato Siriano
e poi dall'Isis. Nel Rojava il progetto comunalista e confederalista democratico
che prende vita da l'idea di Bookchin si è sviluppato da oltre 10 anni, realizzando
una società caratterizzata da piccoli nuclei sociali composti da alcune centinaia
di persone che condividono l'organizzazione politica, economica e sociale di un
municipio o di una comune. Nonostante lo stato di guerra che caratterizza ancora
il Rojava una parte dei membri di questi municipi (uomini e donne senza distinzione)
lavorano regolarmente all'interno della comunità, in alcuni casi vere e proprie
comuni, mentre altri sono impiegati insulti e militari e produttive esterne, con
cui municipi mantengono i rapporti di interdipendenza.
Tutte le decisioni che riguardano il municipio o la comune vengono discusse
all'interno delle assemblee popolari, in cui tutti hanno uguale diritto di voto
e di parola. Nel caso dell'impossibilità di un accordo complessivo, le decisioni
vengono prese a maggioranza,e la minoranza è tenuta ad accettare quanto approvato.
Le comunità fanno parte di una rete o confederazione di comuni e municipi
che costruiscono aggregazioni più vaste da un punto di vista sia geografico che
economico.
Le comuni e i municipi possono confederarsi tra di loro per governare
in modo di condiviso aree urbane o rurali, ma possono anche gestire attività produttive
e culturali come fabbriche, scuole, istituti di ricerca e produzione scientifica
e tecnologica.
Alla base di tale progetto politico c'è l'idea, profondamente anarchica,
che il genere umano sia in grado di autogovernarsi una società razionale e non autoritaria.